grocery CRUD e SQL YOG: due tip da nerd

1)  grocery CRUD sotto codeigniter. Come indicare che una tabella venga solo visualizzata e non modificata nella definizione della classe:

    public function employees_example()
{
    $crud = new grocery_CRUD();

    $crud->set_table('employees');
    $crud->unset_add();
    $crud->unset_edit();
    $crud->unset_delete();
    $output = $crud->render();

    $this->_example_output($output);                
}

2) Gestione via GUI di un database MySQL con SQL YOG. Come esportare da una installazione ad un altra l’albero delle query preferite

basta copiare la cartella:

usersuserAppdataroamingsqlyog
(but folders may have localized names)

mein kampf/5 una provocazione

Ecco, ci ritorno.  Viaggio ogni giorno sui mezzi pubblici.
Quasi tutti sono chini, apatici, silenziosi e  assorbiti da attività  critiche ed inderogabili (Candy Crush Saga, facebook, scansione amarcord delle chat di whatsapp)
Allora mi è venuto in mente l’avveneristico video di Radio Gaga dei Queen,  contaminato da sequenze di Fritz Lang. Vedete delle similitudini??

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Ecco che Stallman, acido invero, ci aveva visto nel giusto  nel 2011. “Steve Jobs, il pioniere del computer inteso come prigione resa cool, progettato per separare gli stolti dalla propria libertà , è morto”

quel giorno sui social networks

Arrichire Zuckerberg e Dorsey. Questo stanno facendo tutti, senza saperlo.

 

Questo articolo poi chiarisce il controverso legame tra facebook e i produttori di contenuti

Se il modello di business di larga parte dell’editoria italiana online ha bisogno di “pompare” al massimo le visualizzazioni per guadagnare con le pubblicità , e se l’unico modo che si conosce (e sottolineo, si conosce) è quello di sfruttare Facebook per “diventare virali”, il gioco è fatto: si moltiplicano le solite cose: le 10 cose che ancora non conosci di XXX; le 23 cose che succedono a chi YYY; l’incredibile reazione di Z davanti a K e tutte le cose che ci sommergono quotidianamente.

Non solo gli articoli diventano di qualità  infima, ma si cannibalizzano pure l’un l’altro. Perché darsi la briga di creare contenuti originali, quando si possono copiare (apportando qualche modifica qua e là ) i contenuti creati da altri? Tanto più che il successo di un “listicle” dipende esclusivamente (in questo ragionamento) dalla quantità  di fan che ha la mia pagina su Facebook.

Questo ragionamento non solo porta all’evidente cortocircuito per cui nessuno ha più interesse a creare contenuti originali, non solo fa sì che gli investimenti degli editori siano eccessivamente diretti alle “campagne acquisti” di fan su Facebook, ma porta anche conseguenze grottesche.

Non è un segreto che molti editori controllino quanti like hanno ricevuto i pezzi virali dei loro competitor, per poi riproporli tali e quali il giorno dopo e raccattare qualche briciola. Ancor più assurdo è il fatto che tutto ciò venga fatto per una manciata di click. La maggior parte dei “pezzi virali” non conquista chissà  quali numeri, a volte si fa tutto questo rumore, ci si abbassa a livelli infimi, e se poi si vanno a vedere i risultati si parla di poche migliaia di visualizzazioni.

Risultato? Pagine Facebook con milioni di fan diffondono notizie che avrebbero dovuto essere virali, e che invece ottengono 100 mi piace, 20 commenti, 10 condivisioni. Numeri microscopici a fronte di un cedimento qualitativo enorme.

E la situazione, col passare del tempo, continuerà  a peggiorare; mettendo ancor più a rischio i conti degli editori che devono conquistare sempre più fan per limitare la discesa dei numeri ottenuti su Facebook (per non parlare della incessante ascesa degli adblock, che bloccano gli introiti alla fonte).

Invece che studiare nuovi modelli di business, gli editori scelgono la strada kamikaze: insistere. Pagare di più per conquistare più fan, produrre più pezzi virali e pezzi ancora più virali (quindi, più beceri); pezzi pagati ancora meno e prodotti ancora più velocemente; pezzi su notizie di quart’ordine che riguardano l’Australia (ultimamente c’è un sacco di robaccia che arriva dall’Australia, chissà  perché); pezzi vecchi riproposti con settimane di ritardo, perché tanto una non-notizia sullo “struggente biglietto trovato su un treno di Adelaide” non diventa mai vecchia.

luce bianca

Gli skilift dove hai imparato a sciare arrugginiscono. La neve si sposta più in alto. Code, ressa, tornelli e puzza di diesel.

Tanti si portano dalla pianura rabbia, adrenalina, incazzature e frenesia.

Contro la frenesia del mondo moderno ho scelto da anni lo sci di fondo, ed  è un‘idea vincente. Un altro mondo, un altra filosofia.

Ma serve la materia prima: ora anche tuo figlio vuole sciare. E ti manca la neve. Così controlli ogni giorno

 

big_brusson

 

sirmione e il lago di garda

Sono per me una piacevolissima riscoperta. Anche nella nebbia Sirmione ha qualcosa di magico: scorci medievali e colline con gli ulivi.
Incredibile come si sia conservata bene nel tempo. E ci sono tanti scorci e tante storie da scoprire.

Un mondo sottovalutato, con grande ambizione turistica; anche se è incredibile che la Rocca Scaligera e le Grotte di Catullo siano chiuse la Domenica pomeriggio.

A pochi Km ho trovato poi la rocca di Manerba. Una favola!

 

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