Domani compi 70 anni, e il governo alza le tasse su i redditi oltre i 70mila euro.
Un po’ mi manchi. Per le tue sparate, le tue imbarazzanti uscite, per le tue vergognose leggi che ti favorivano, ti ingrassavano, ti proteggevano. Per la tua voce, pronta a bollare come Comunisti quelli che semplicemente non la pensavano come te. 5 anni di siparietti, pacche sulle spalle, cerone, calza sulla telecamera, colbacco con Putin e stivaloni con Bush, bandana, trapianti, bugie, censura, figure di palta planetarie e istupidimento televisivo: una cicatrice devastante sui sessant’anni della Repubblica. La tua dittatura catodica.
Quando però vedo Prodi, col suo timbro di voce soporifero, con la sua faccia da vecchio perché è vecchio, con la sua prosa stentata e la faccia curiale, un po’ mi rattristo. Questo governo non è di sinistra come lo volevo: l’unica cosa che mi conforta, per assurdo, è il pannicello tiepido delle liberalizzazioni di Bersani. Uno slancio verso una società più moderna e meno affrancata a privilegi medievali, ma col marchio del liberismo di destra.
Se penso poi all’indulto, allo stop dell’embargo delle armi in Cina, alla beghe da ballatoio con una teoria di alleati litigiosi e alteri, penso davvero che sia ora di chiudere la bloggata.
Imprenditore edilizio da indagare, imprenditore televisivo e calcistico da ammirare, politico da censurare… ma non eri mai banale, penso a cosa sono per tutte ‘ste menate per l’aliquota IRE che passa da 40% al 43% per chi guadagna più di 70mila euro.
Cosa sono 70 mila euro per chi ha un anfiteatro, un partito di caudatari, un sorriso da parata, una capigliatura e un vulcano di ferragosto tutti rigorosamente finti?
Auguri