Ecco questo dicembre 2016:Â 12 giorni di nebbia consecutivi, senza vedere il sole.
Vai a pattinare, ti muovi come un bradipo premuroso ma ti investono da dietro; ti ritrovi il gomito come un melone, dopo un cloc inquietante.
Poi il destino ti porta ad incontrare, col tuo incedere guardingo, un tombino mezzo sfondato e uno strattone da tuo figlio: distorsione tibio-tarsica. Ora ho il piede blu.
In pochi istanti scopri come tu debba dipendere dagli altri: legare le stringhe, fare la doccia o vestirsi diventano ordalie irripetibili.
Il tuo corpo, fitte mai sentite. Farmaci antitrombotici e tanta staticità . Mysky da svuotare, dopo anni di inerzia.
Voglia di imparare, voglia di fare; di sentirsi utile. Ma alla fine mandi tutto aff* e resti sdraiato. In scarico. Ecco: in scarico.
Pensavi di essere la punta di diamante del pronto soccorso pediatrico, tutti progetti vitali e irrinunciabili e poi? E ora?
Forse la prescrizione clinica è anche un campanello per l’autocoscienza. Un segnale che qualcosa manca, che le nostre convinzioni sullo stile di vita vanno riviste.
Tutto quello che pensi di sapere è sbagliato, e tu stesso sei complice nell’accettare convinzioni errate: si chiama Mandela Effect